L’ORIZZONTE DEL NOI
Giugno 16, 2014
 

L’attività della Caritas diocesana procede in questo periodo di emergenza restando accanto alle persone e potenziando servizi già esistenti ma anche aprendo servizi straordinari per il sostegno alle persone. Di seguito una panoramica sulla situazione, che vede un incremento delle richieste e delle criticità dovute principalmente alla riduzione dei volontari.

Partendo dal Centro ascolto diocesano, in via dei Mille 4 a Savona, gli operatori e alcuni volontari hanno aiutato moltissime persone a compilare le richieste dei buoni spesa comunali e dell'Emporio. Per quanto riguarda le domande dei voucher comunali, il CdA ha inoltre aiutato il Comune a distribuire i buoni spesa dal giorno 22 aprile. In segreteria viene fatto un orientamento sia telefonico che front office, e agli utenti più fragili sono state fatte telefonate di sostegno molto apprezzate soprattutto da chi vive in solitudine. Anche l'area abitativa ha lavorato tramite telefonate di vicinanza ai singoli e ai nuclei familiari.

Per i senza dimora sono stati messi a disposizione 16 posti letto nei locali del Seminario vescovile che ha loro permesso di avere un posto dove trascorrere in maniera consona il periodo di isolamento. L’Accoglienza notturna ha cambiato totalmente la sua dimensione: diminuendo i posti per permettere ad ogni ospite di avere la propria camera e permettendo agli stessi di trascorrere maggiormente tempo all’interno della struttura in una sorta di autogestione che ha valorizzato gli ospiti e li ha responsabilizzati. La Mensa ha continuato il suo servizio senza potersi avvalere dei volontari. Durante l’orario di apertura per il pranzo vengono consegnati quotidianamente 80 pranzi da asporto.

I Centri di ascolto parrocchiali hanno continuato ad essere coordinati e sono rimasti operativi per ciò che concerne la distribuzione dei viveri e per gli ascolti. Anche il Servizio doccia della Chiavella si è dovuto rimodulare aprendo in corso d’opera in diverse giornate (mercoledì e venerdì) grazie all’apporto fondamentale di alcuni volontari e dei ragazzi e delle ragazze in Servizio civile universale.

L'Emporio della solidarietà di via Romagnoli ha inizialmente dovuto chiudere un giorno a causa della mancanza di volontari, ma durante il mese di aprile è stato ripristinato il terzo giorno settimanale di apertura.

Negli ultimi giorni di aprile in CdA diocesano sono ripresi i colloqui più urgenti e da subito ci si è resi conto di quanto le persone siano in difficoltà economica a causa della pandemia che ha causato perdite di lavoro precario o stagionale.

Per quanto riguarda il servizio di accoglienza per i rifugiati, l’équipe ha riorganizzato il lavoro attraverso colloqui con le piattaforme, offrendo ascolto e orientamento nella comprensione delle disposizioni nazionali, ha elaborato nuove forme di sostegno allo studio a distanza (patente, terza media e italiano). E’ preziosa la presenza dei volontari, che si sono messi in gioco attraverso l’utilizzo di nuove forme di relazione sia per quanto la vicinanza in questo momento di preoccupazione dei beneficiari per le famiglie lontane, sia per il supporto allo studio.

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